Il cambio sette marce presenta delle differenze rispetto alla versione sei marce. Ci sono, infatti, aspetti diversi a livello costruttivo e di manutenzione. In più, l’elemento sostanzialmente divergente è la modalità di svolgimento delle funzioni. Le frizioni del sei marce operano in bagno d’olio, mentre quelle del sette marce lavorano a secco.
Le due versioni possiedono anche punti simili. Innanzitutto entrambi presentano speciali sensori per gli attuatori di innesto marce. Questi hanno il compito di captare la posizione e lo spostamento delle relative forcelle di innesto.
Il caso di cui parliamo parte proprio da questo tipo di guasto.
La vettura coinvolta è Volkswagen Golf VI 1.6 TDI anno 2011, tipo motore CAYC, Cambio DSG sette marce (sigla 0AM)
Unità meccatronica. Primo elemento per analizzare il cambio sette marce
L’immagine mostra la posizione dell’unità meccatronica nell’automobile analizzata.
Le caratteristiche tecniche sono: cambio 0AM su vettura Golf 1.6 TDI anno 2011.
L’unità meccatronica comprende le parti elettronica ed elettroidraulica. Quest’ultima serve per dare olio in pressione agli attuatori per gli innesti delle marce e delle frizioni. Una volta staccata dal cambio e togliendo il coperchio, quello nero che appare nella foto sopra, l’unità si mostra come nella foto sottostante. A destra, c’è il lato di accoppiamento dell’unità con la scatola del cambio. Occorre sottolineare che questo lato è in contatto con il cambio. Inoltre, esso risulta bagnato da 1,7 kg di olio di lubrificazione degli ingranaggi interni alla scatola cambio.
Unità meccatronica lato esterno e lato interno al cambio
Se si osserva bene l’interno dell’unità meccatronica, si possono notare dei componenti importanti. Ogni singolo elemento si integra nell’unità meccatronica. Queste parti sono dei sensori per spostare e posizionare degli attuatori delle forcelle di innesto marcia. Tali forcelle si muovono tramite pistoncini idraulici, come si vede nella figura.
Sensori lato interno
I sensori del lato interno sono in grado di leggere la posizione delle forcelle di innesto. La funzione è svolta grazie a speciali magneti posizionati sulle forcelle stesse. L’illustrazione di seguito è chiara e mostra anche il magnete in azzurro.
Caso di recovery del cambio sette marce
L’olio di lubrificazione degli ingranaggi è, di solito, lifetime. Il termina significa che non serve sostituire o rimettere l’olio. In alcuni casi, però, il sensore ed il magnete ad esso correlato, si possono sporcare per smeriglio. Di conseguenza, leggere in modo giusto la posizione della forcella di innesto marcia diventa davvero difficile.
Siamo in presenza, quindi, di un recovery del cambio sette marce. Cosa succede in questi casi? Si può guidare solo in seconda marcia se l’anomalia riguarda un attuatore delle marce dispari. Se, invece, il problema coinvolge un attuatore delle marce pari, si viaggia in prima e terza marcia.
Il codice guasto che si attiva è: In tali condizioni il codice guasto rilevabile da diagnosi è il seguente (nel nostro caso il sensore interessato è P173A – SENSORE DI CONTROLLO CORSA 1 PER ATTUATORE MARCE.
Intervenire con la pulizia del sensore
Dinanzi a questa situazione del cambio sette marce occorre: scaricare l’olio di lubrificazione degli ingranaggi; smontare l’unità meccatronica e pulire il sensore coinvolto (anche il magnete).
In più, è bene sottolineare un altro aspetto. C’è anche un problema di tipo meccanico dovuto alla formazione di smeriglio. Non ci si limita, quindi, all’anomalia elettronica sul “sensore di controllo corsa 1”.
La considerazione da fare è che l’unità meccatronica è reperibile intera. I sensori non possono avere un ricambio come singoli. Non è utile, quindi, cercare il guasto elettronico o sostituire tutta l’unità meccatronica. Dopo aver percorso altre migliaia di km, infatti, con il gioco dei cuscinetti e il lavorìo degli accoppiamenti tra gli ingranaggi, il problema potrebbe tornare.
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