Funzioni del lubrificante motore: l’articolo spiega questo aspetto e si sofferma su tre principali azioni svolte dal prodotto. Il lubrificante per motore, infatti, è uno strumento fondamentale per la salvaguardia della tua auto.
Funzioni del lubrificante motore: ecco le tre più importanti
Le funzioni del lubrificante motore sono diverse e tutte indispensabili per la corretta gestione del veicolo. Qui si descrivono tre delle più importanti azioni svolte dal prodotto.
1) La lubrificazione evita lo strisciamento tra le parti a contatto e si interpone tra gli organi in movimento, riducendo l’attrito
2) Il lubrificante aziona il raffreddamento per togliere calore dalle zone più calde e trasferirlo in maniera veloce alle altre parti del motore. Le temperature all’interno del propulsore, quindi, sono unificate. Il propulsore viene dissipato tramite il radiatore olio ove sia montato e in altri sistemi raffreddato dal liquido radiatore. Da notare che il lubrificante per motore agisce sulla fonte di calore più di quanto possa fare il liquido antigelo
3) Il lubrificante agisce per stabilizzare. La sua azione, quindi, protegge i metalli dall’ossidazione, tiene pulito il circuito, offre stabilità per tutto il tempo della sua attività nel motore. Si evitano, così, la formazione di residui carboniosi (scorie). Questi modificano la lubrificazione e intasano l’impianto, riducendo la portata e la pressione del lubrificante.
Le prime a risentire del problema sono le fasce elastiche che si bloccano nella sede del pistone. In questo caso, esse perdono di mobilità ed elasticità e riducono la compressione (importanza del lavaggio olio prima di ogni sostituzione olio).
L’olio su motori turbo moderni
La scelta dell’olio giusto è fondamentale nei motori turbo moderni. Questi, infatti, viaggiano con pme di circa 20 bar e impulsi di pressione di 150 bar e oltre. Per essere più chiari, si delinea una situazione nella quale sul pistone si scarica una forza di 5 tonnellate. Ne consegue che nei motori moderni il carico sopportato dalle bronzine è davvero significativo.
Per evitare guasti e rotture del manovellismo motore, la soluzione è l’impiego di olio idoneo.
Inoltre, occorre specificare che nell’albero della turbina dal lato dello scarico, i gas combusti arrivano a oltre 850 gradi c.
PME: Pressione media effettiva
Nel considerare le funzioni del lubrificante motore, dobbiamo prendere in esame la pme.
Questo valore è importante quando si cerca di tirare fuori cavalli in più da un motore. La pme indica quanto un motore sua sfruttato o spinto e consente di confrontare modelli di motore diversi. Nello specifico, il valore segnala quale tipo di sollecitazione dentro la camera di scoppio motore c’è.
Questo è l’esempio: ogni bar che aumenta nella pme corrisponde la salita di circa 10 gradi. Di conseguenza salgono anche le sollecitazioni cui sono sottoposte bielle e bronzine. Il valore pme è sottoposto a calcolo, non a misurazione.
Se ne deduce, quindi, che per avere più cavalli da un motore endotermico, in teoria, (la pratica necessita di compromessi) basta aumentare la pme. In alternativa, a pme costante, bisogna aumentare il numero di giri.
Come alzare il valore pme? Un modo comune è la sovralimentazione nei motori.
MOTORI euro 4 e 5 CON SISTEMI POST -TRATTAMENTO cat C
C1: oli a bassa viscosità con HTHS (2,6-2,9 mPa.s) e bassissimo tenore in ceneri saps (minore 0,5%). Elevate prestazioni Fuel economy richiesto per vetture FORD
C2: oli a bassa viscosità con HTHS (2,9 mPa.s) e medio tenore in ceneri saps (minore di O,8) per vetture del gruppo PSA
C3: oli a bassa viscosità con elevato HTHS (superiore 3,5 mPa.s) e medio tenore di ceneri saps(minore 0,8 %) per vetture tedesche BMW-MERCEDES- AUDI- VOLKSWAGEN
C4: oli a bassa viscosità con elevato HTHS ( superiore a 3,5 mPa.s) e bassissimo tenore in ceneri saps ( minore di0,5 %) standard per vetture RENAULT
La viscosità del lubrificante
Tutti gli oli con bassa viscosità a freddo O (0w30 -0w40 definiti Fuel economy) hanno causato problemi ai cuscinetti dell’albero motore e degli alberi a camme nei motori di recente costruzione. Fondamentale, quindi, è conoscere la viscosità dinamica del lubrificante per motore: HTHS (HIGH TEMPERATURE HIGH SHEAR ).
Questo parametro è misurato a 150 gradi C. e da elevate pressioni di sforzo per conoscere la viscosità sotto sforzo. Quest’ultima potrebbe causare danni agli accoppiamenti meccanici (bielle bronzine camme e altri).
Se si considerano i vecchi lubrificanti, il valore HTHS accettabile era di 2,9 mPa.s. I moderni lubrificanti e quelli per i motori più evoluti, il valore deve essere superiore a 3,5 mPa.s. Il dato, dunque, è importante per le funzioni del lubrificante motore.
NOACK TEST ASTM D- 5800: misurazione volatilità lubrificante
Nella nostra analisi delle funzioni del lubrificante motore, rileviamo ora cosa succede quando il lubrificante raggiunge una certa temperatura.
Innanzitutto, l’olio disperde le molecole più leggere per effetto dell’evaporazione. Le particelle più pesanti restano all’interno e aumentano la viscosità. La rapidità di azione nell’impianto di lubrificazione, dunque, subisce un rallentamento.
Da sottolineare che le molecole perse per evaporazione si depositano nei collettori di aspirazione, nelle valvole E.G.R. e anche nelle turbine. Sono le particelle che vanno a comporre la miscela grassa, disturbando i sistemi post-trattamento.
Il test serve per la misurazione della volatilità del lubrificante. Misura, quindi, quanto peso ha perso l’olio. L’operazione consiste nel riscaldare il lubrificante a 150 gradi per un certo periodo di tempo. Alla fine si ottiene un report della percentuale di peso perso per ebollizione.
Cosa significa la volatilità bassa
Fino al 2015 le normative A.P.I. consentivano una percentuale di perdita pari al 15%. Oggi, per avere un valore accettabile di volatilità nei motori moderni, occorre stabilizzarsi al di sotto del 9 %.
Tra le funzioni del lubrificante motore di elevata qualità (non comuni in Europa) c’è quella di mantenere la percentuale sotto il 5%.
Perché? Se la volatilità si mantiene molto bassa, le potenzialità di un lubrificante per motore restano integre. Le sue azioni di protezione-prestazione-durata, quindi, durano in tutto l’intervallo. Anche in tempi prolungati viene garantito meno consumo di olio. Di conseguenza, si consumerà carburante ridotto e le emissioni saranno limitate. Il test esiste dal 1930.
Importante conoscere tutto del lubrificante motore
La tracciabilità del lubrificante motore è, quindi, di vitale importanza. Bisogna conoscere la data di produzione, poiché l’olio ha durata di due anni dalla sua produzione. Dopo, va incontro all’ossidazione naturale e perde le sue caratteristiche. La confezione deve riportare il luogo di produzione corrispondente a quello scritto nella scheda tecnica, con i parametri forniti dal produttore.
A conclusione dell’analisi delle funzioni del lubrificante motore, bisogna aggiungere che l’Acea ha modificato le specifiche sul prodotto. Questo perché si è verificato un mutamento del carburante.
Per i carburanti con almeno il 7% di Bio, l’Acea ha studiato nuovi parametri a partire dal 2010. Il carburante che passa nel lubrificante per motore, a causa delle pre iniezioni dei nuovi motori Diesel, ha un alto tasso di acidità. Questo mette a rischio i componenti.